Balbuzie nei bambini: cos’è e come intervenire

La balbuzie è un disturbo della fluenza che può manifestarsi in modi diversi. Monitorare i segnali, intervenire precocemente con il supporto di logopedisti e creare un ambiente comunicativo sereno sono passi fondamentali per aiutare il bambino a migliorare la fluenza dell’eloquio.

La balbuzie è un disturbo della fluenza che si manifesta attraverso ripetizioni involontarie di suoni e sillabe, oltre a blocchi o interruzioni nel flusso dell'eloquio. Questo fenomeno può avere un impatto significativo sulla sfera emotiva e relazionale del bambino, spesso più a causa delle reazioni degli altri che non del disturbo in sé. Sebbene la balbuzie non comporti conseguenze fisiche dirette, essa può influenzare l'espressività del bambino ed avere un impatto psicologico, ad esempio causando ansia e abbassando l’autostima.

Balbuzie fisiologica

La balbuzie fisiologica è un fenomeno che si verifica tipicamente durante l'infanzia e che dura per un breve periodo. Questo tipo di balbuzie è spesso legato a un rapido sviluppo del linguaggio. Ad esempio, un bambino che ha sempre trovato difficoltà a parlare può iniziare un percorso di logopedia o può mostrare miglioramenti nel linguaggio, ma incontrare difficoltà nel mantenere una fluente espressione verbale. In altri casi, un bambino può iniziare a parlare più velocemente di quanto non sia in grado di gestire, portando a episodi di balbuzie temporanea.

La balbuzie fisiologica può presentarsi come una normale fase di passaggio nello sviluppo del linguaggio e tende spesso a risolversi da sola con il tempo. Tuttavia, è importante monitorare attentamente l'evoluzione del disturbo per garantire che non persista. Infatti, se i sintomi (numero di ripetizioni, blocchi e prolungamenti) si prolungano o aumentano, potrebbe essere necessario intervenire con una valutazione logopedica o con un counseling dedicato ai genitori. Quest’ultimo intervento mira a fornire strategie e strumenti per aiutare il bambino a superare le difficoltà temporanee e a migliorare la fluenza, ovvero la fluidità, dell’eloquio.

Se la balbuzie permane

In alcuni casi, la balbuzie non si risolve spontaneamente e richiede un intervento specialistico. L'approccio terapeutico può variare a seconda della gravità del disturbo, ma in generale, il lavoro con il bambino viene affiancato da un coinvolgimento attivo dei genitori.

Il primo passo nel trattamento della balbuzie è spesso il counseling ai genitori. Durante queste consulenze, si offrono indicazioni su come comportarsi con il bambino, come reagire ai suoi momenti di balbuzie e come creare un ambiente comunicativo sereno e privo di pressioni. Il coinvolgimento dei genitori è essenziale per il successo del percorso terapeutico, poiché il loro supporto può fare la differenza nel superare le difficoltà del bambino.

A seconda della situazione, l'intervento logopedico può essere indiretto, attraverso il counseling ai genitori, o diretto, con sedute individuali con il bambino. L'intervento diretto è spesso necessario nel caso in cui la balbuzie persiste ed influisce significativamente sulla qualità della vita del bambino.

Quando consultare un logopedista 

Un aspetto importante da considerare è la tempistica dell'intervento. Se un bambino manifesta segni di balbuzie per più di qualche mese, è consigliabile una valutazione logopedica. Questo è particolarmente importante nei bambini più grandi, quando la balbuzie può avere un impatto più marcato sulle relazioni sociali e sulla crescita emotiva.

In questi casi, oltre all'intervento logopedico, può essere utile un supporto psicoterapeutico per affrontare l’eventuale componente emotiva della balbuzie. La collaborazione con psicologi specializzati può aiutare il bambino a gestire l'ansia e lo stress associati alla balbuzie, migliorando così la sua capacità di comunicare in modo più fluente e sicuro.

L'importanza del coinvolgimento dei genitori 

La collaborazione con i genitori è una parte fondamentale del trattamento della balbuzie. I genitori possono giocare un ruolo chiave nel supportare il proprio figlio durante il percorso terapeutico. Durante le sessioni di counseling, i genitori ricevono consigli pratici su come aiutare il loro bambino a migliorare la fluenza dell’eloquio, creando un ambiente comunicativo favorevole e riducendo le fonti di stress che possono aggravare il disturbo.

Un approccio positivo e rassicurante da parte dei genitori può contribuire in modo significativo al successo del trattamento. I bambini che sentono il sostegno e la comprensione dei propri genitori sono spesso più motivati e più fiduciosi nel superare le proprie difficoltà di linguaggio.

Conclusione 

In conclusione, la balbuzie è un disturbo che richiede attenzione e, in alcuni casi, un intervento specialistico. È fondamentale che i genitori monitorino attentamente i segni di balbuzie nel proprio figlio e si rivolgano ad un logopedista se i sintomi persistono per più di qualche mese. Un intervento tempestivo può fare la differenza nel migliorare la fluenza del bambino e nel prevenire le conseguenze emotive e psicologiche legate al disturbo. La collaborazione tra genitori e logopedista è essenziale per garantire un percorso terapeutico efficace e per sostenere il bambino nel suo sviluppo comunicativo.

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